Anche questo crepuscolo
è sciamato
come farzoletti bianchi
dell’addio
mentre palpita
un silenzio innamorato
tra i mulinelli di sofferenza scura
Brilla la luna
su acque erramti delirando
la gioventù perduta
Giunta la notte e inizia a cantare
la stanca vita inutilmente affannata
Nel cupo cuore piovano corolle
baluardi di desideri celati
nell’ombra della terra mai germogliati
ed io scrivo
su questo foglio prigioniero
dei miei pensieri
Quelle parole non dette
chiuse in un bacio amaro
da bocche del peccato
mai confessato
di fugaci incontri
da clandestini
in terra di nessuno
mentre sguardi ridenti
parlano a bassa voce
di un profumo emanato
tra i petali caldi di un letto
addormentato
dove rivoli di passione
accoglievano
le fantasie taciute
nel vortice del desiderare
lasciando sui veli
una rosa
per non dimenticare
Foto pubblicata da Fluida
Giovani ed innocenti
visioni
che declinano
nel crepuscolo
di parole
confuse
agognate
dal reflusso di maree
lunare
lasciando
indifese
conchiglie
d’ascoltare
preghiere
Assottigliate ombre
galleggianti
lasciano orme negate
là dove
un sorriso di luna
riverbera
lacrime amare
Un suono d’odio
echeggia
lacerante parola:
clandestino