Vivere in un lamento
con qualche brandello di muro
a sorreggere l’onbra
di un cuore tracciato
da voragini solchi
dissossati da vecchie braccia
tremanti
senza sementi per germogliare
nel lenzuolo perduto
sulle labbra viola
segreto di primavere perdute
nell’ombra del passaggio lunare
Quelle parole non dette
chiuse in un bacio amaro
da bocche del peccato
mai confessato
di fugaci incontri
da clandestini
in una terra di nessuno
dove sguardi ridenti
parlano a bassa voce
di un profumo emanato
tra i petali caldi di un letto
addormentato
dove rivoli di passione
accolglievano
le fantasie taciute
nel vortive del tuo desiderare
lasciando su dei veli
una rosa
per non dimenticare
Silenziose labbra
versate
le parete intenerii di un volto
scomparso
nel vento azzurro di infinite parole
mentre
soavi uragani di passi
impresse
da lampare occhi danzanti
nel passaggio della sabbia del tempo
divora
nel fuoco di sangue
accumuli di ricordi singhiozzanti
imbuto nero di morenti ceneri
cresciuti nei nidi d’acque
raccolgono lacrime rampicanti
nel segreto di una notte
senza luce