Perversa angoscia
effonde l’oscuro cielo
all’animo destinato ad affidare,
non una rodine si vede volteggiare
nel intrinseco manto plumbleo,
nè il farfugliare degli altri uccelli,
tra i nidi negli arbusti oscillare,
nè una renella nel stagno gracidare
nè una cicala su una foglia cantare.
Una folata grinza la morbita erbetta,
mentre ondeggia il papavero in quella arietta
Opprimente il silenzio, parla,
lungo il viale dei pensieri
che girovagano attraverso i vetri
di quella finestra portale
di sembianza tenebroso di natura.
Occhi che fissano lo sguardo,
ma nulla vedono, sentono la malinconia
di un passato nel presente
che nulla muta e muterà,
solo l’ere che vanno in un declino
in un corpo che cambia le fattezze
intanto ecco pervenire una pioggerellina
sembianze di bimbi comparire
vivaci saltelli nelle pozzanghere impantanare
la sofferenza si annida nel cuore
lacrime scendono or…ora
ma quella piogerellina li confonderà
e alla natura nulla mostrerà
A tutti voi amici
che l’arcobaleno dell’Amore
risplende i suoi colori
ad ogni alba e crepuscolo
della vostra vita.
Dove sei bambolina
dai boccoli d’oro
che la leggiada farfalla si volle posare
Dove sei pagetto mediovale
dai ricchi broccati e pregiate trine
non si odono più le allegre risate
la bianca voce negli altari
i giochi sono fermi
difesi dal polviscolo del tempo
di una clessidra dove
la sabbia scorre lentamente le ore
asfaltando dune infocate
Arde il silenzio più alto nel buio
della solitudine evaporando
pensieri ansiosi in ascolto
nel verso libero e costruito
di questa poesia