• Ciò che il domani

    non c’è dato a capire

    l’ignoto

    alita nei pensieri

    in un viaggio

    privo di risponsi fermi

    Messaggi cifrati

    vengono impartiti da pezzini

    in un vernacolo di avi

    sepolti nella memorie e

    regole non consumate

    Sfogli le pagine

    di un giornale

    alla ricerca di un futuro

    contiguo ai criteri

    del tuo vivere

    ma tra le righe lette

    da occhi affamati di lavoro

    trovi soltanto il nero

    e assimili che la vita

    è rincarnata

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  • Passa un tremulo vento

    ride il buncaville fiorito

    sui rami unge una nuvola

    ricomposta dal cielo di bende

    vibrano le viti che i  lacci

    delle radici strigono

    dinansi a quel suono soave

    Ora lunge il mattino

    seguito da un  chiarore musicale

    incampucciando monti  e mari

    Perdermi vorrei in questo

    grembo del dolce silenzio

    una risacca di memoria giunge

    gioia fugace di un ricordo spento

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  • Ogni giorno della mia vita

    è una poesia

    un cuore di bambina

    nel vago tremore delle stelle

    sbocciato in gocce di rugiada della luna

    uno zampillo di sogni che baciano gli alberi

    seminati nel canto primitivo del silenzio

    Pensieri annidati su questa amara terra

    embrioni di scheletri di antiche innocenze

    segreti gelidi  ed oscuri

    di gigli dormienti del male

    Le mani ancora bagnate dal mistero

    raccolgono conchiglie di rosari

    nella preghiera di novelle liete

    Echi di mare rumoreggiono  la mia voce

    come sciame di corolle cadente a neve

    sul rifior degli anni s’affacciano

    il mare, il cielo e i monti

    tendo le mani a ciò che appare

    nelle mute grida di speranza

    mentre un vocio di campane

    albeggia e tutto tace.

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