Valige di cartone

camminano scalzi binari

inseguendo speranze

[nude]

 

Un pane respira di nuovo

adagiato da sogni

[inquieti]

 

Vuote ore affondano colori

gracidando aspidi

[addii]

6 Risposte a “Speranze[nude]”

  1. il terrone ha detto:

    Non avevo la valigia di cartone, quando sono partito, ma questa poesia mi a riportato indietro di venti anni, quando inseguivo speranze, che inseguo tutt’ora, quando mangiavo del nuovo pane insipido e strazianti erano gli arrivederci.
    dolci e tristi ricordi.
    con simpatia, il terrone

  2. vikyarado ha detto:

    ora non viaggian nemmeno con valige di cartone,ma solo Nudi vestiti di sola speranza..a bordo di un gommene
    bacio cara….grazie dei fiori a me

  3. Zingara1 ha detto:

    c’erano davvero le valgie di cartone, ho visto arrivare tanti
    allora in Germania…..che tristezza.
    Un abbraccio
    Lilla

  4. Robertoerre ha detto:

    la dovrebbero leggere tutti coloro che si arrogano il diritto di cacciare gli emigranti, le persone in cerca di una vita dignitosa, e dicono: “bisogna cacciarli indietro tutti”, io gli farei provare l’ebbrezza di essere cacciato per primo

  5. Massimo ha detto:

    bellissimo il titolo. Chi non ha nulla, e nulla da perdere, è più nudo di altri, anche nelle speranze. Un saluto
    🙂

  6. Aliceyd ha detto:

    “A piedi scalzi corrono dal loro passato
    da mani che salutano dietro uno spesso muro
    e madri tremanti che si consacrano con una lacrima finale
    sognano
    ghirlande che la terra intreccerà con i fili del sudore…
    E la via lastricata da Dio…
    Che nessun fantasma può chiudere” da “Strada” di Hoda Ablan

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