sensi profondi e sconosciuti
narrano alcun tempo al mio rossore
lungo il veleggiare delle tue braccia
Desideri infiniti e visioni altere
crepitano agli occhi della giornaliera luce
come un suono soave la tua voce, canta,
in quella via solinga, note aggrappate
al mio corpo, edera del desiderio
Lucidi torrenti inondano gli eteri campi
emanando odor del tuo profumo
palpito nel bisogno di dirti t’Amo
Ora mi spoglio dalle emozioni
lasciando di nudo nascituro il mio corpo
Apro la bocca per assaporare il tuo respiro
latte di seno, nutrimento del piacere
tremanti mani scorrono parole
incise sulla[Tua] schiena destinati a scoprire
passione aleggiante in un soffio
di fiamma e brace di un focolare
bellissima ispirazione ricca di sensualità !
Ti ringrazio del commento.
Paola
solendidi i primi versi, molto lirici. Ciao
🙂
volevo dire splendidi, perdona…
Bella la tua poesia, trasmette un pensiero ardente. L’immagine dell’edera non è, come parrebbe, comune. Ma rappresenta il viluppo dei tuoi pensieri.