Il cuore lo chiamava, Billy prese un foglio e una penna. Un pezzo di carta bianca era ricoperto di nero, era la sua prima lettera, un’emissiva d’amore, si sentiva impotente mentre il suo cuore dettava le parole. Era teso, nello stesso tempo molto felice, si sentiva bene dentro come se avesse già avuto la chiave per entrare in paradiso. Era la prima volta che provava un’emozione del genere e si rese subito conto che si era innamorato e il suo profumo lo aveva sempre con lui un profumo zagara.
Scrisse: – “Cammini nel mio cuore, con la tua essenza in fuga,mentre le ombre del giorno desta la zagara inseguita dal tramonto. Alzo la mia umile voce affamata dal crepuscolo dei tuoi occhi, stelle di mare, che cantano il tuo nome, sognando fughe nel tuo corpo. Le mie parole si fanno sottili, umide, si aggrappano al tuo volto in suppliche, chiedendo alla mia visione onirica di toccarti. Ti amo nel fiorire delle tue carezze, in un concerto che accarezza la terra e chiude al mio sonno un bacio nel cantico della tua bocca. In questo silenzio costellato al tuo pensiero, muoio, nella sete di te”.