O luna … luna, come sei bella … luna!
Ti ergi maestosa e imponente
nell’immenso cielo,
respiri l’aria più pulita
e il guardarti non mi par vero
Come ti senti a stare lì
a vegliare su di noi come una madre
quando la tua presenza tutto l’universo invade
cosa c’è in te,di quale vita ti alimenti
non so darmi una risposta
e non sai tutto questo quanto mi costa
Come sei bella luna …
tutti ti vorrebbero nei loro desideri
perchè la tua esistenza è nei lor pensieri.
Sì … inafferrabile bella luna,
fatti ammirare solo da lontano
e quando tenderò la mano,
rispondimi: non posso donarmi
in quell’istante
io smetterò di amarti
Prefazione
Eccita la notte nel rintocco uno dopo l’altro dei pensieri rischiariti dall’oscurità annunciando conoscenze per esaltare l’inconscio, è questo che l’autrice Giovanna Cassalia crede nelle sue confidenze con la luna. Man mano che la loro intesa cresce, il rapporto tra di loro fraternamente partecipa al mistero di Dio, al quale sono affini. Nei passaggi evocativi della Cassalia, si percepisce una spiritualità narrante a scandire una sequenza di domande nel silenzio del soggetto che tende nella sua musicalità a cogliere il segreto più intimo dell’autrice.
Immacolata Cassalia