Pur se taci, o mare
mi ascolti da lontano
e la mia voce, non ti tocca
nell’illusione eternamente in fuga
come l’onda che chiude
in te le sue ali.
Oggi è l’ieri, che andò
cadendo entro le dita
del tramonto
portandosi cortesemente
il canto del giorno e della luna
nella tua pelle
che lentamente muore
e diventa schiava dell’abitudine.