Pioggia,che sculacci i vetri,
nell’insolente giorno, cadi,
ululando grigiore
su montagne spente
da stelle senza nome.
Duole l’aria
Chi comprerà
questa tristezza
stilata su fazzoletti bianchi
senza occhi né gesti
lasciata alla notte
che si sta bagnando
calda nuda
i ponti di febbraio?
Solo nubi ferme
gridano: vergini gitane
raccogliendo gocce
nelle alcove chiuse.