Lingue guizzanti
sudano
amore
tra cuore e labbro
sferzanti scintillii
imbevuti
di sospiri
decantano
Ancora(oggi)
Lustri ritagliati raccontano
profumi mordicchiati
dalle stagioni
mentre ci calpestano
senza farci appassire
oggi già ieri e poi domani.
.
Piangete sui quei luttuosi fiori
richiamo spento di stelle
resina di passi che irrompono mute cicale
a sussurrare un nome nel sapore amaro
strappato del pensiero sciolto
ipotermico e liso con mani
senza domande né risposte
scalato nelle vette inattese
dentro una spirale
dove una farfalla non può volare
Cantan labbra di vermiglio
sopra le notte sagge
Sorge dal mare
la verginale schiuma
ad annegare chiome
Audace parlo nel caos.