All’inferno,così dicesti,
quella notte, nasceva,
il giaccio della strada
vampava di rossore,
quantunque, la felicità
brillasse attorno,
quel baleno che s’accese
nei tuoi occhi, fu conforme
alla mia vista dolente,
giacché, quella speranza
odorava, nella visione notturna
lasciando un raggio
cortese, tremolare lontano,
ove rifugiai, l’orgoglio.
Oggi, che quel giorno
è sussurrato, dal
mistico vento, rimango neve
a ripiegare ali.