Sento
questo tuo lambire freddo
uggia nebbia d’un sorriso.
Sento
mani affissi, crocifissi
nel derma puro
del tuo essere.
Sento
l’angoscio pensiero
gelare il sangue,serrando
lo stomaco sui quei
tocchi che sdraia
la mestizia nella sera.
Sento
ma non voglio udire
lo svanire della speranza
e l’avvertire della morte
nell’annunciato addio.