Soli, tu ed io,uno stralcio
di ramo fiorito, un figlio
appena partorito, nelle sferzate
raffiche di marzo.
Tu taci, incosciente
raccogliendo i miei muti oggetti
io cullo il tuo silenzio
nel mio sguardo smarrito
nell’ansia di capire quel granello di vita
incatenato alla fragilità dei nostri corpi.