Dalle montagne il torrente conduce al dolce di zenzero, alle noccioline di piccolo formato. Laura la selvaggia, corse giù per il colle, si levò la sua veste scalciando, si stese sull’erba come una venere ubriaca. Davanti ai suoi occhi di strega sopra la bocca d’un cherubino si formarono un corteo di forme e ricordi. Solo i fiori sbocciati con orgoglio sensuale custodivano le sue confidenze.
“Arriva qualcuno! Zitta , zitta piccola zingara”, intimavano i fiori che la cingevano.
Così, polposa e bella lei si placava immobile all’avvicinare del vento che sgualciva nell’istante una margherita per carpire quel segreto.
“Che fai piccola fata agghindata di crema e burro” le disse il vento.
“ Posso assaggiare il tuo bel visino.”
“Amo i prati, i fiori, le colline, le valli i greggi, su non fare la sdegnosa, lasciati accarezzare”.
Laura era tentata voleva rinfrescarsi dall’arsura ma le pecore sul declino del prato incominciarono a belare, la ginestra con i suoi speroni sottili e verdi le impigliarono il vestito, gli argini del torrente incominciarono a brontolare, dal cavo d’un albero dove le vespe si raccoglievano in sciami levò un ronzio assordante, anche un bocciolo verde lungo come una spiga che le stava accanto la tratteneva.
Conoscevano bene il vento nelle sue quattro stagioni. In primavera sensuale e fantasioso, in estate ruminante e pensieroso, in autunno stanco e ozioso nelle nebbie, in inverno assumeva una pallida deformazione. Non era affidabile.
Nessuno di loro voleva perdere quell’abitante dei boschi così allegra e ineludibile alla vita.
Laura spaventata dal quel chiacchiericcio legò il vento nella sua ombra ad una vecchia quercia addormentata. In quell’attimo fuggente le porte si aprirono al sole inebriando poesia e canti nei gemiti del cielo.
E’ splendida!! Mi ricorda tanto la mitologia greca
Vai Iry vai,
Non fermarti.
E dopo che avrò
svuotato dentro
la mia anima
potrò donarti
l’ultimo respiro
E’vero Angela la mitologia grega mia ha sempre cinta dai suoi sapori e, poi la mia terra vive su queste radici
baci baci iry
Come la brezza
dell’istante prima
lasciare cose, parole,
sguardi,
laceri senza meta
forse torneranno vinti
da ciò che rimane
vai Marrano vai
baci baci iry
è bellissima,
entrare da te è difficile ma quando riesco mi spiace dovermene andare,
un abbraccio immenso e grazie
Ciao Iry mi è piaciuta , fa sognare
Grazie a te sistercesy per la pazienza che hai per entrare su mio web, ma come dici tu l’attesa non è vana.
baci baci iry
I sogni son desideri.
Grazie Fiore per il tuo prezioso commento.
baci baci iry
Una pagina di memoria antica ,ben caratterizzata la figura di Laura, la zingara selvaggia del bosco.
Un abbraccio.Dora
LAURA,la strega-fata che parla coi fiori,lusingata dal vento…
Che fantastica questa immagine !
🙂
Buon Settembre.
Dopo avermi illuso
cercherà un compagno
che ancora non conosce
nella foschia d’un’ avventura
ritroverà vita, ansie
eccitanti sfoghi
giovanili; la sera stanca
e appagata
e notti insonni
vai iry, vai vai
Cotenta che ti sia piacita Alberto.
Un buon settembre anche a te.
baci baci iry
al mercatino questa mattina
ho comprato forme e colori
e dal mare ho raccolto luce,
e diamanti d’onde per te.
Adesso sto aspettando il vento,
solleticherà la tua pelle;
voglio vederti sorridere
Vai iry, vai
sapore di cose perdute
ho cucito sull’anima
un caldo abito
ho preso la voce
in un campo di fragole
la primavera di miele
disegnando sogni
fra cumoli di sabbia arsa
Vai Marrano vai
Dolce risveglio e buonissima giornata.
Ciao. 🙂
e se disfatta
non alzerai la mano,
non avrai forza per masticare
imbeverò di saliva l’anima,
e con il cibo, già masticato
(come tua madre per te bambina)
o il primate per il suo cucciolo
dalla bocca del tuo cuore
ruscello di vita, forza
donandoti amore
Vai Iry vai, vai, vai, IRY
intenso questo racconto.
Lascia un pò con l’amaro in bocca, ma anche con quella speranza di riprendersi ciò che quell’illusione di una donna dalle strane sfaccettature gli tolse, e lui comunque permise ciò. accecato da qualcosa creato nella sua fantasia forse più che nella sua realtà.
Ed ora la ripresa..!
Ciao