• farfalla uccisa

    Ormai le certezze sono vuote

    abitano nelle chiese sconsacrate

    tra campane senza richiamo

    e quadri sbiaditi nel colore

    tra banchi senza rosari

    e vangeli ingialliti da preghiere.

    Li cerchi nei viali del tramonto

    dove il sole bacia il suo mare

    dove l’onda solletica la rena

    dove le albe incominciano a sbocciare

    nei miraggi per farci vagheggiare

    mentre la notte inizia a cantare

    negli affannati  prigionieri.

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  • Come è triste la musica

    Quando s’intona d’un riso

    nella vibrante bocca arpa di guerra.

     

    Attonita nota dell’ira

    risuona impaurendo i pensieri

    nel silenzio verginale di primitivi incanti.

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  • Filemone e Bauci

     Ti cerco, ogni volta con ansia più intensa e con maggiore frenesia ti leggo, ti bevo, ti mangio. Ti prendo per mano trascinandoti nei miei sogni, valicando i miei sensi. Quei sogni da sveglio che non possono narrare se non sei chiamato a partecipare. Nell’ombra illustrata, i tuoi capelli dispersi nel letto, senza ordine sono liberi dall’essere presi dai miei pensieri più sconci. Riesco ora a bagnarli da mille sudori, colori e profumi di gesti che fanno rumore di me di te, tenera voglia bambina. Capricciosa e sfrenata passione, spasmodica via del piacere che man mano sale monta ed esplode nelle tue curve toniche tra glutei rotondi. Gestisco il tuo orgasmo al mio piacere. Ti vedo scomposta arrossata, ansimante da troppa passione insolente, solo il tuo sguardo è innocente. Preda, hai imparato a giocare. Con le gambe truccate da calze di seta e vestite di splendide scarpe, con tacchi alti e sottili, passeggi devastando il mio pensiero.

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