Riesco a sentire
in questo silenzio ostile
gemiti crini
insolita fragranza del tuo volto
Luci languidi vergini
che mi accompagnano
a riflussi aure di luce
armonia di voci
dove fresche fronde
vagheggiano l’alba amica
immortale del nostro sentire
Eteri pregi cantano armonia
pittrice della carne
chieggio arcano su nettare calici
di passione onda raggiante
sospirata ignuda
frontiera del bacio
spuntata all’improvviso
Ruggisci nella savana
tacita sede del tuo dire
fra rose e colombe
inghirlando
quello che so già