Chi fugge, lo sai, sono l’attese,
canti estivi saliti sugli alberi
nei sordi giorni di marcio fogliame
a lacrimare sete.
Che importa, chi resta,
nelle finestre spente
a sbriciolare il canto serale,
tremando volti chini,
a cogliere distanze e vento.
Invito i tuoi deserti a coprirmi
in attesa di inquieti giorni
mentre l’attimo lambisce
quel seme al sole
che sugge muto nel suo tepore.
canti estivi saliti sugli alberi, è una meraviglia
🙂
Sono versi bellissimi, Iry, colmi di amore e posia!!
Stupendi versi, mia cara…
Affettuosamente
Ros
Incantata da questi versi,complimenti di cuore..Grazie dei tuoi passaggi..Buona giornata..Abbraccio.
Sei proprio brava a scrivere poesie 🙂
Ciao e felice fine settimana…
Io quando ti leggo non trovo parole per dirti che le tue parole..si respirano….
Un abbraccio
Biby
Chi resta,
teste fasciate
al ricordo dei tempi di sole
e di giornate a sfgogliare margherite.
Bravissima
Ti mando un abraccio
e un sorriso.
Chiara
Sai creare sempre immagini bellissime. in questo canto notturno ,c’è l’attesa di quel sole che sugge muto nel suo tepore.Brava Imma.Un caro abbraccio.Dora
Molto particolare!.. Complimenti Iry!!
Buona fine settimana… e salutami Reggio.
Ti abbraccio
Mimmo
Complimenti.
Un bel blog e una bella poesia. Specialmente la prima strofa.
Ma piaciuta tutta.
Bess -Gianlù
Grazie per le belle sensazioni che ci dai. Una buona domenica e a presto, ciao
Dirti che sei brava?…Già lo sai!
Buona serata
grazie della visita e complimentoni!
Ricambio saluto…
Mi fermo solo un minuto
Una rima baciata in omaggio al tua poesia
mircomirco
brava come sempre,
un abbraccio