La soffitta dei ricordi
Dio mio…quanti anni…eppure nulla sembra cambiato.
Ero arrivata con la corriera, vecchio macinino emanante odore da sigari e formaggio pecorino, con i sedili dalle molle consumate con l’autista Gino nome sbiadito ma ancora impresso sulla spalliera scuoiata del suo sedile.
Gino aveva 50 anni più o meno, fronte bassa, capelli brizzolati, occhi colore mare, labbra carnose, nonostante l’età un bello uomo, civettavano le comari del paese, non aveva cambiato i suoi modi era sempre cordiale con tutti, un sorriso e una parola giusta al momento giusto, ormai il paese non lo considerava”lo straniero” ( sopranome datogli agli albori della sua venuta) l’avevano adottato ed era diventato il compare di tutti.
Mi scrutava dallo specchietto retrovisore con aria fugace, ( sicuro si domandava chi ero).
I nostri guardi si incrociavano per alcuni istanti, senza parlare, capivo la sua curiosità, e lo lasciai nel dubbio.
Sorridevo, a questo gioco degli sguardi seduta in fondo alla corriera ( memore il gioco del rimpiattino).
Mi mise a fissare fuori del finestrino aperto.
Il vento scompigliava i miei lunghi capelli castani nel tempo dei lunghi silenzi e dei sorrisi smorti mentre intorno alle spighe di grano danzavano al ritmo del vento ondeggiando una tela di emozioni.
Taciti, caldi, palpitanti sentieri sicuri avvolgevano fiori teneri grembi in cui annegare la paura evaporando i giorni in gocce di malinconia.
Seguivo la mia voce nell’onda segreta dei miei desideri nascosti.
Quando sentii:
-Signorina, signorina è meglio che non si sporga dal finestrino
Tutti i passeggeri si voltarono a guardarmi, impacciata più che impacciata, incavolata, rispose:
– Grazie, non si preoccupi, ( ma non erano queste le parole che volevo esternare in quel istante).
-Nulla signorina è il mio dovere
– rispose l’autista con un sorriso sulle labbra di quello che aveva fatto la sua buona azione giornaliera ( ma era soltanto stata per me una rottura ).
La corriera si gelò all’istante, sembrava una cella frigorifera, strani pensieri senza inizio né fine fiorirono nel disordine di forme e disegni selvaggi…
Al fervente martirio, volevo eclissarmi, mi sentivo una marionetta nelle loro mani, volevo fuggire… ma dove, ero intrappolata e scivolai sul sedile impassibile.
Le prime case del paese si intravedevano all’orizzonte, finalmente pensai siamo arrivati.
Le persone incominciarono a scendere ad ogni fermata, rimasi sola ad arrivare al centro del paese.
Scesi dalla corriera tracciando un segno di croce ( nella mia mente).
I miei piedi intrapresero a scivolare tra i vicoli con ritmo allegro mentre la gioia m’inebriava per la lunga strada ardita.
Baciata dall’armonia apparve la mia vecchia casa., la chiave era sempre nascosta dentro il vaso, la presi e al clic degli scatti aprii la porta ed entrai a punta di piedi.
Intravedevo ed interrogavo le ombre dei silenzi scolpiti nei muri alla ricerca di me stessa.
Il tempo si era fermato nell’orologio della parete non avendo più da dire, solo i ricordi costruiti dalla polvere mi fissavano dalle lancette ormai morte.
L'unico bagliore di vitalita' sembrava provenire da due vecchie lampade da parete con energia sufficente per illuminare la stanza.
L’addormentate finestre incominciarono a svegliarsi guardando finalmente negli occhi la luce seppellita affiorando tra i fievoli raggi solari un sogno custodito nell’abbraccio lasciato.
I miei occhi ancora innamorati in quel silenzio cercavano i suoi, fremiti ed emozione mi fecero tremare le mani alla vista di un messaggio ingiallito lasciato e trovato ancora sul letto.
Tanti dubbi affollavano nella mia mente inquieta: dimenticare? Sognare? Credere?
L’improvviso snodarsi degli eventi rumoreggiarono visioni surreali evocate da memorie: io e te nel letto a brindare respiri nel momento appena nato con un corpo senza via d’uscita colando pensieri dalle labbra illividite dal desiderio, slegando un violino fuggente dagli abissi per approdare nello spasimo della resa mentre l’ultimo rintocco della mezzanotte di dicembre gocciolava dai gesti ritmati.
Gli inebrianti sogni non fuggirono all’alba spaesati viandanti, rimasero nello spazio d’un semplice abbraccio mentre dagli occhi trapelava la primavera ancora lontana.
Ci addormentammo tra le nenie natalizie che giungevano tessendo un futuro di pace ed amore nei profumi dell’aria che si fondevano con i presepi.
Solo al mattino trovai la tua maschera caduta su quel messaggio sotto una rosa quasi appassita: ognuno percorrerà la sua strada…… avevi scritto: sono sentieri che attraversano la terra…tremule lacrime scagliarono le mie speranze per i mari del mondo, una miriade di false promesse esondava fango e tristezza dal cuore, distendevo paure nella certezza .
Ubriaca del dire non seppi ribellarmi e nel tempo tacqui ferite cucite sulla pelle.
Molti inverni si sono schiusi nella nenia di quel giorno, l’acqua per la mia sete è ancora negata, chi sa se questo viaggio per me finirà di fronte ad un fantasma ormai fuggito adesso che so, che tu, ancora non hai radice e continui ad invecchiare palpiti di vita nascoste nei profumi che si emanano nell’aria.
bona paschixedda [buon natale] a tui puru!
Eccomi qui, a rinnovarti i miei auguri di Buon Natale.
Ti abbraccio con tanto affetto
Free
auguri di buone feste a te :)*
un abbraccio
sito pesante
grafica barocca e template da quindicenne.
la poesia è tutt’altro
il natale pure
peccato
yesssssssssssdeepblacksoul
Che il Natale possa portarti quei desideri reconditi dell’incoscio più nascosto, quei raggi di sole che alimentano le speranze di tutti i cuori freddi, e tanta felicità a te, anima …. tanti auguri!
dal più scalcinato (si può dire “scalcinato”?) artista (si può dire “artista”?) del blog più insulso (si può dire “insulso”?) i più veri, più sentiti, più caldi (si può dire “caldi” con ‘sto “freddo?) (già lo so che ” ‘sto” non si può dire!!) per la più grande, brava e simpatica poetessa che io abbia mai avuto la fortuna di conoscere (si può dire “conoscere” qui sui blog?) Ciao, bacioni Giorgio
E’ proprio bello questo racconto 🙂
Sei brava!
Ciao, grazie mille per essere passata da me e per le bellissime parole che hai scritto.
Auguro anche a te di cuore BUON NATALE, all’insegna della serenità e felicità.
Buona giornata
Un bacio
raffa
Tantissimi auguri anche a te. Che si avveri tutto quello che desideri. Baci. Annamaria
Come serena è,
una semplice giornata d’estate,
sereni e semplici giungano i miei siceri AUGURI,
a VOI tutti e alle vostre FAMIGLIE.
Con affetto, il terrone
Grazie degli auguri che ricambio di cuore.
Un grande abbraccio
Nicoletta Perrone
Buon Natale!
Lucia
Che sia un felicissimo Natale anche per te …. per i tuoi cari …. grazie per il tuo bel passaggio !
Grazie mille per le tue parole e tantissimi auguri
Auguro un sereno nalate nella sua essenza più vera e che quest’anno, possa essere luminoso come, così come il sole illumina la mattina all’alba.
E che l’ETERNO, ponga nuovi sigilli e consapevolezze nel nostro cuore.
Auguro una serena festa nella sua essenza più vera e che quest’anno, possa essere luminoso come, così come il sole illumina la mattina all’alba.
E che l’ETERNO, ponga nuovi sigilli e consapevolezze nel nostro cuore .
Ti auguro un sereno Natale, cara amica Iry
Luigi
Un augurio ed un abbraccio forte nel augurare un sereno e felice Buon Natale 2008…con stima ed affetto
Carlo
Che la magìa del Natale illumini i cuori e rafforzi la gioia di condividere, sperare e rinnovare la vita!…
Con affetto
Ros
Grazie mille per il tuo bellissimo commento
Buon Natale anche a te
spero che passerai delle belle giornate serene con i tuoi cari
un bacio
A.
Che il suono melodioso delle campane
annunci la nascita del Signore e che
oltre la collina un raggio di luce porti:
gioia dove c’è dolore,
salute dove c’è malattia,
amore dove c’è odio e
tanto calore al tuo cuore…
Buon Natale e felice 2009 da pulvigiu.
Il mio blog ufficiale: http://pulvigiu.myblog.it/
Il mio sito: http://www.pulvigiu.net
Ti auguro un falice Natale
e ringrazio delle tue parole ..quà..e da me
sei dolcissima e bravissima
hola
…Complimenti Iry, proprio un bel racconto!
Ti faccio, in uno ai tuoi cari, l’augurio più sincero di BUONE FESTE, gravido d’infinita pace e serenità.
Un caro abbraccio.
Mimmo
Che ti sia lieto il Natale e questo periodo in festa!
un grande abbraccio poetessa
Davide
…i ricordi… siamo come stelle comete… con la nostra “coda”…
…un sereno natale… pieno di gioia… pieno di amore…
un abbraccio
gino
Che belli i tuoi auguri festosi e poetici! Vorrei saper contraccambiare con altrettanta grazia, ma non sono un artista delle parole, come invece sei tu. Ti auguro un sereno Natale e un 2009 sfavillante.
Auguri sinceri poetessa…
ti abbraccio forte
tra i ricordi arriva anche questo momento:
Buongiorno e buona Vigilia. Non potevo non lasciare anche qui i miei Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo. Sarei qui più spesso se il template non impiegasse tanto tempo a caricarsi. Le tue parole meritano attenzione e ogni volta mi prendo un pò di tempo per leggerti con la calma e l’attenzione che meriti. E’ sempre un piacere e un onore ospitarti tra le righe del mio modestissimo blog. Ancora Auguri.
Patrizio
Un augurio di buon natale dal profondo del cuore!
Lucas
Buon Natale! : )
Che questo Natale sia per te portatore di pace e serenità, quella serenità che tu regali sempre a me con le tue parole scritte su questo blog. Buon Natale cara Iry:-) Milly
Auguri sinceri..
Che siano giorni pieni di serenita’
Biby
ti auguro cara iry che sia un Natale colmo di sorprese e felice
un abbraccio Eddy
Ti auguro una bellissima e serena festa di Natale.
Un abbraccio forte
Zingara
Mia cara Iry, hai fatto bene ad invitarmi da te, questo racconto è una delizia per il mio palato di lettore accanito, perdipiù mi hai fatto ricordare quando anch’io da piccolo percorrevo quei luoghi della Calabria a bordo di una corriera, bando ai sentimentalismi! ti auguro anch’io un felice Natale e che il 2009 ti riservi tante belle sorprese.
Nino
Ti auguro tutta la felicità di questo mondo mia cara è dolce amica.
Spero un giorno di poterti incontrare perchè ti ammiro e ti stimo moltissimo.
Con affetto sognatrice.
Buone Natale a te!! 😉
tantissimi auguri! irene
Che il tuo sia un Natale sereno e pieno di dolci cose…
un bacio
Rue
Un bel racconto, pieno di riampianti e nostalgia. I ricordi non ci lasciano mai, vivono innoi, davvero come in una vecchia soffitta!
Grazie e carissimi auguri!
auguri di buon anno,
volevo lasciarti una poesia
ma nn funziona il tasto destro.
Auguro un sereno/felice 2009_______________Carlo