• Lolita

    [due trecce notte estate]

    occhi mestosamente a terra,

    infiammano  il fiato,

    fino a spegnere , parole masticate,

    che s’arrampicano come ragno,

    tessendo tele nello sguardo,

    {poichè l’insidia si cela in quel pudore]

    laceri cosce bianche

    tra lo scivolare del tempo,

    sto qui in attesa,

    scegliendo di non aspettare il futuro,

    perchè oggi io vivo

    e, voglio calpestare questa terra

    fra i sassi che ora cammino

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