Ella m’appare
semplicemente farfalla
volare negli occhi per la sua vaghezza
Dolce ombra dai capelli frondi
fioriti tra erbe e rami
della sua giovinezza
La brezza mattutina muove
quel grano aureola amorosa
accedendo il desiderio
tal da infiammare l’anima spenta
Sovverchio il piacere
attraverso la mia lingua ella si siede dentro
rosa sparsa in dolce falde di viva neve
Caldi sospiri cercano di cogliere stelle
per recamare un corpo di celeste bellezza
disegno albe e tramonti
perle vermiglie, ove l’ascolto
delle nostre voci fiamma
lacrime di cristallo
nei verdi miei desideri
e vivo questa sirena
raccogliendo piacere
bagnato da onde accese
dai raggi del sole
Tu ed Io
una cosa sola
voci del tempo testimoniano
i canti del rammarico
come gocce di rugiada sofferte
dal freddo della notte
Non posso farti del male
senza ferirmi
squarcio paure senza speranza
di rivedere altri tramonti
il silenzio mi asciuga il pianto
lasciando orme profonde nel cuore
Vivo come se dovessi morire domani
nell’alba diventata un fiore
che imbianca con i suoi petali
la terra del riposo