• La mia voce non ti tocca

    incastonata negli specchi e nei vetri

    imputriditi dal tempo

    Un calendario rotto attende l’inverno

    con un numero rosso mancante

    [il giorno che uscisti a comprare le sigarette]

    La mia anima si spoglia d’autunno

    trascinando dietro la terra e le sue radici

    Affilati cortelli nascosti [nella mente]

    si posano sul petto

    lasciando piangere alle cieche stelle

    una goccia di pura luce umana

    Indosso la tua camicia [ancora calda]

    la seta racchiude il mio corpo

     tra i sussurri incapaci di parlarci

    un calice di cenere

    c_a_n_c_e_l_l_a  

     il     p_e_c_c_a_t_o

    Il fruscio [delle ore] scandisce brividi

    incerottando rose sanguinanti sparsi

    sul letto assopito nel riflesso del sole

    m_i    s_d_r_a_i_o

    un corpo sognante chiude le pupille opache

    lasciandosi affondare nel precipizio 

     dei pensieri alla ricerca ossessiva d’una luce

     in quell’abbandono ho voglia di fumare una

     S_I_G_A_R_E_T_T_A

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