Pensiero Solidale
Anffas in Piazza" S, Giurgio al Corso" a Reggio Calabria
39 marzo 2008
Domenica 30 marzo 2008- in piazza San Giorgio al Corso- Anffas di ReggioCalabria
(una delle 181 associazione locali Anffas italiane)
distribuirà rose blu a tutti i cittadini reggini
per fedteggiare i cinquant’anni di vita dell’Associazione Nazionale,
La rosa blu, simbolo di Anffas,
è un fiore rarissimo, che per mantene la propria straordinaria bellezza, ha bisogno di particolare cure ed attenzioni, come le cure e le attenzioni che le famiglie delle persone con disabilità rivolgono ai loro congiunti più fragili
Anffas onlus
Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettive e/o Relazionale-nata a Roma il 28 marzo 1958, è divenuta oggi una delle più grandi associazioni italiane di persone con disabilitàed è diffusa su tutto il territorio nazionale con più di 34.000 soci e 240 strutture associative aderenti
L’iniziativa, prima di una serie di manifestazioni celebrative che saranno realizzate in tutta Italia, ha un duplice obbiettivo; da un lato sensibilizzare i cittadini sui temi della disabilità intellettivae/o relazionale e sulle finalità dell’associazione;dall’altro raccogliere fondida destinare a migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità.
La manifestazione si svolgerà sotto il Patrocinio del Ministero della Soledarietà Sociale
Cari Amici,
faccio appello alla vostra sensibilità per aiutarci in questo nostro percorso, facendo una donazione che il vostro cuore suggerisce, sul c/c p n. 11010899.
oppure destinando
il 5Xmille all’Anffas Onlus Reggio Calabria
Codice Fiscale 92036000807
Ricordate che in ogni petalo di rosa blu c’è un sorriso, la gioia la voglia di vivere, un profumo che nella sua diversità inebria il cuore e l’anima ogni giorno della nostra vita e della loro vita.Cogliamo questo fiore ed aiutiamolo a non farlo appassire
Grazie
baci baci iry
Consigliera delegata A.B.A.( abbattimento barriere architettonoche)
e di Fund Raising
dell’Associazione Anffas onlus di Reggio Calabria
Limpida e fresca acqua di ruscello
errante nell’armonia[di pensieri liberi]
di questa valle
dove le case si nascondono
nelle radice di una terra amara
fra campi che gridano P_r_i_m_a_v_e_r_a
[prigione spensierata di fanciulezza]
Nell’eco belare del gregge
ricordi brugati fugaci
s’attingono nel giorno che sta a guardare
Rinasco bambina nell’essere donna
Messaggi del sole intessuti di seta
scrivono profumi nella brezza
Vivo giorni d’umore campreste
spruzzando i fiori d’arcobaleno
Gli alberi si mettono a cantare note vissute
[la nostra canzone]
Il tuo volto rivive
fra le ali di una r_o_n_d_i_n_e
La mia voce non ti tocca
incastonata negli specchi e nei vetri
imputriditi dal tempo
Un calendario rotto attende l’inverno
con un numero rosso mancante
[il giorno che uscisti a comprare le sigarette]
La mia anima si spoglia d’autunno
trascinando dietro la terra e le sue radici
Affilati cortelli nascosti [nella mente]
si posano sul petto
lasciando piangere alle cieche stelle
una goccia di pura luce umana
Indosso la tua camicia [ancora calda]
la seta racchiude il mio corpo
tra i sussurri incapaci di parlarci
un calice di cenere
c_a_n_c_e_l_l_a
il p_e_c_c_a_t_o
Il fruscio [delle ore] scandisce brividi
incerottando rose sanguinanti sparsi
sul letto assopito nel riflesso del sole
m_i s_d_r_a_i_o
un corpo sognante chiude le pupille opache
lasciandosi affondare nel precipizio
dei pensieri alla ricerca ossessiva d’una luce
in quell’abbandono ho voglia di fumare una
S_I_G_A_R_E_T_T_A