• Accarezzo questo cuscino vuoto

    ascoltando le parole del tuo profumo

    che dicono t’Amo

    lo sringo al seno

    in una nenia di desiderio

    Socchiudo gli occhi nei petali

    di quelle rose disseminate

    sul mio corpo ad uno ad uno

    nella dolcissima emozione di tenere carezze

    Accanto a me il tuo sospiro ansimante

    in un amplesso di primavera.

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  • love

    Nel tacito tumulto

    l’oscurata immagine

    vive nella luce priva d’alianti arcobaleni musicali

    accarezzati dal vento dei richiami

    nel tempo riccioluto e fuggitivo dal mattino

    si cullano sorrisi nascosti dal fiorito clivo

    Si ode nell’abbraccio di un’alba cerula

    il chiaccherio delle oziose e primule onde,

    tra il fievole sciacquio della risacca

    un cantico sonoro in quell’istante squilla:Amore

    una voce più profonda

    sotto all’amore rimbomba:Iden

    e il suono delle campane, alte, lontane

    giunge e resta in via, là in mezzo

    alla tempesta dei desideri che non

    declinano mai, ma galoppano lontano

    sempre più forte nelle ali dei sogni

    guardando lunghe ore a rosicchiare

    all’infinito Amore

     

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  • CASALpareja%2520verde%2520luna

    Questo incontro è una pioggia di note di piano…….

    un intreccio di profumi….

    un contrasto colorante di emozioni…

    musica, passione, dolore che trafigge lo spirito in una poesia….

    io poeta moderno in un modo antico….

    tu emblema di tutti coloro che la poesia soggioga…

    rendendoli figli, schiavi, amanti ben oltre alla morte…

    Resto ancora un pò incerta a macchiare un altro foglio di carta….

     un cumulo di pensieri stanchi fugge nel passato per ritrovarlo…

    rivivo quella luce che si dissolve sul tuo viso…. …

    quegli occhi olive della Piana…..

    le cerase labbra fatte di silenzio…

    che invitavano a rubare quell’Amore….

    ed io innocente ladra accusata dal mio cuore….

    ardevo nell’inquisito rogo da strega del passato….

    Fioravi con le mani i tuoi capelli

    che la leggera brezza scompigliava

    infastidita da così aitante aspetto

    Ridesti al dispettoso vento

    quasi per dire: beh…cosa vuoi da me

    illuminando così il roseo viso

    mutato per me in paradiso

    Mi scorgesti dicesti: ciao

    non ascoltati parole dalla tua bocca

    ma il vibriar di tanti violini

    rimase inerte, al tuo richiamo

    non seppi aprir bocca.

    tutto tacque in quel momento per magia,

     il mare, il vento e la sua compagnia

    Anche il vecchio tempo si fermò,

    no, non era stanco,

    solo abbagliato da tanto incanto.

    Le parole erano ormai vane

    bastava il nostro sguardo

    per inondare un fiume

    in piena di parole d’Amore

    che le tacite labbra

    ancora oggi san dichiarare.

     

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