• Andai in spiaggia

    in quella ombrosa notte

    perchè la mia mente riposasse un pò

    Scendendo la scaletta

    che mi conduceva al mio riposo

    le narici si inebriavano

    di un profumo intenso e agre di salsedine

    I piedi nudi avvertivano ancora

    il calore della rena

    A passo stanco ed ozioso

    giunse al bagnasciuga e mi lasciai cadere

    nell’estasi di quel miracolo rivelato

    Mi facevano compagnia le birichine onde

    che vedendomi solitaria e pensosa

    cercavano di allietarmi con piccole

    e graziose ripicche

    In quelle acque blu intenso

    si rispecchiava un esile e frivola luna

    Le lampare dei pescatori si ponevano in mostra

    come tante lucciole ondenggianti

    In quel silenzio paradisiaco, chiusi gli occhi

    una sensazione di pace avvolse la mia mente

    e il mio spirito cadde nell’oblio della serenità

     

     

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  • Ciò che il domani

    non c’è dato a capire

    l’ignoto

    alita nei pensieri

    in un viaggio

    privo di risponsi fermi

    Messaggi cifrati

    vengono impartiti da pezzini

    in un vernacolo di avi

    sepolti nella memorie e

    regole non consumate

    Sfogli le pagine

    di un giornale

    alla ricerca di un futuro

    contiguo ai criteri

    del tuo vivere

    ma tra le righe lette

    da occhi affamati di lavoro

    trovi soltanto il nero

    e assimili che la vita

    è rincarnata

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  • Passa un tremulo vento

    ride il buncaville fiorito

    sui rami unge una nuvola

    ricomposta dal cielo di bende

    vibrano le viti che i  lacci

    delle radici strigono

    dinansi a quel suono soave

    Ora lunge il mattino

    seguito da un  chiarore musicale

    incampucciando monti  e mari

    Perdermi vorrei in questo

    grembo del dolce silenzio

    una risacca di memoria giunge

    gioia fugace di un ricordo spento

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