Nel tacito tumulto
l’oscurata immagine
vive nella luce priva d’alianti arcobaleni musicali
accarezzati dal vento dei richiami
nel tempo riccioluto e fuggitivo dal mattino
si cullano sorrisi nascosti dal fiorito clivo
Si ode nell’abbraccio di un’alba cerula
il chiaccherio delle oziose e primule onde,
tra il fievole sciacquio della risacca
un cantico sonoro in quell’istante squilla:Amore
una voce più profonda
sotto all’amore rimbomba:Iden
e il suono delle campane, alte, lontane
giunge e resta in via, là in mezzo
alla tempesta dei desideri che non
declinano mai, ma galoppano lontano
sempre più forte nelle ali dei sogni
guardando lunghe ore a rosicchiare
all’infinito Amore