Un infinito scampanio
vibra dietro un velo dell’oblio
dopo i rissosi cinquetttii nell’aria
tra il nembo degli odori del mattino
Fischia un grecale gelido
tra i muti casolari
lasciando i monti solitari
Lungo la via cigola un carrettiere
cianciando la roba da comprare
Profuma il pensiero l’odor di rosa
nel languido fermento di un sogno
nell’ignara amina spenta
ad un altra vita.
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