Sto qui seduta con un calice d’uva pigiato

e guardo il giorno che muore

pensando cosa dice l’ultima luce

davanti al cortile deserto di pensieri

un pergolato di buganvillea abbandona

a se stesso il cielo ingrigito

e qualche nuvola ferma

Il chiaro di luna distende

una maschera mortuoria sulle colline

la luce argentea sottile e fredda

scolpisce due cipressi nel basalto

suonano diverse campane

una voce roca ottusa di tosse

si odono i grilli nel uadi

punteggiando il silenzio li dove è

Come un cucciolo mi ranicchio nella poltrona

divorando ad occhi chiusi

un ombra d’indifferenza o ironia

sorgeggiando il tuo viso nascosto tra la brace

di una cenere che cova ancora amore.

4 Risposte a “Seduta”

  1. Irenearte ha detto:

    stai assaporando il senso pieno della vita. irene

  2. happysummer ha detto:

    Una poesia molto intensa, da cui traspare tutto “l’amore che cova sotto la cenere”.

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