Basta una parola
senza palpiti
a chiudere
un libro di lacrime
nell’eco di voglie negate
Tramulti, stralci,
rapiti da un soffocato scroscio
di silenzi
gemono nella polvere
delgi ignari
Sola nel gravitare
di masse cementate
declina l’aria
tersa di presenze
andate
Ad accogliere un muto
dolore
c’è
la mano
ad afferrare nel precipizio
dei pensieri
la speranza
per non lasciarla
affondare
nella ricerca ossessiva
della luce
amica
si, la speranza, di vedere il mondo con occhi nuovi. bella. un abbraccio irene
la ricera ossessiva…e’ vero, e’ proprio cosi’.
e’ una bellissima poesia.