anbigua
strepitii lontani
franano dentro silenzi
solenni
nel paesaggio mitico
seno infinito d’anime
agitate
ombre di rosacee illanguidite
svaniscono
nel verde gonfio
di vane sequele
della vita
Vivere in un lamento
con qualche brandello di muro
a sorreggere l’onbra
di un cuore tracciato
da voragini solchi
dissossati da vecchie braccia
tremanti
senza sementi per germogliare
nel lenzuolo perduto
sulle labbra viola
segreto di primavere perdute
nell’ombra del passaggio lunare