Lo guardo schiaffeggia
il viso pagliaccio
nell’arena di beffardi
sorrisi
Celate maschere
citane
nascondono il [sè ]
raminghi
su note di violini
stonate
dall’odio natio
Giochi senza tempo
applaudono
l’istante
Corrode la mente
all’inumano
esistere
Vita vissuta
e non cercata
nel narcisismo
di figure umane
mentre l’Io
soffoca nell’ombra
dell’acque gelide
del sentimento